O care mamme apriteci le porte

Interprete dell'originale - Giovanna Daffini
Interprete della rielaborazione : Vanessa Di Paola

Canzone di risaia del repertorio di Giovanna Daffini. Nel LP "Una voce, un paese", è pubblicata l'incisione originale. L'invocazione in1iziale "apriteci le porte" risulta incongrua col resto del testo che vede le mondine alla stazione in quelle successive. E' probabile che si tratti di strofette raccolte qui in modo casuale e incompleto. Aprire la porta è il rituale gesto d'accoglienza. "varzì la porta in banda" dicevano i questuanti ferraresi per l'Epifania e "Orsù o cittadini, apriteci le porte - noi siamo quei fascisti che gridan Fiume o morte" cantavano secondo il Gravelli i legionari di D'Annunzio sulla melodia de "il general Cadorna ha detto alla regina".

Ascolta il brano rielaborato

O care mamme, apriteci le porte,
le vostre figlie, le vostre figlie,
o care mamme, apriteci le porte,
le vostre figlie gh'è drè rivà,
le vostre figlie gh'è drè rivà.

Arriveranno al sabato di sera
con la bandiera
in sul vapor.

E se 'l vapore al va e se 'l camina
l'è l'alegria
dei mondaris.

Quando saremo alla Stazione Centrale
ad abbracciare
i nostri genitori.

Li abbracceremo e poi li stringeremo
con tanta gioia
nei nostri cuor.

O care mamme, siam tutte rovinate
dalle zanzare
dai moscerin
e dai fapresti e scarfolin,
e dai fapresti e scarfolin.