Canzone del repertorio di Giovanna Daffini di Gualtieri (Reggio Emilia) che lega insieme la protesta contro la guerra (significativo è il riferimento all'Albania e alle illusioni di guerra-lampo: "ritornerà sta primavera") e la rivendicazione dell'urgenza e della legittimità delle esigenze sentimentali e sessuali di chi resta ad aspettare.
Sento il fischio del vapore, l'è il mio amore che 'l
va via,
e l'è partito per l'Albania, chissà quando ritornerà!
Ritornerà 'sta
primavera con la spada insanguinata;
e se mi trova già maritata, oh che pena, oh che dolor!
Oh che pena, oh che dolore, che brutta bestia è mai l'amore!
Starò
piuttosto senza mangiare, ma l'amore la voglio far. La voglio
far
mattina e sera finchè vien la primavera;
la primavera è ritornata, ma il mio amore m'ha abbandonà.
Mi han rinchiuso in un convento e mi han tagliato i miei capelli.
ed eran biondi e ricci e belli, m'han tagliato le mie beltà.