Dal confronto tra i due testi che fanno parte dell'epos della famiglia Brambilla, scritto l'uno prima e l'altro durante la guerra, puoi vedere, anche se in chiave comica, gli effetti della guerra: il ragazzo soldato, il padre richiamato, la ragazza che deve collaborare al funzionamento della casa, e la scelta del podismo che sostituisce la motorizzazione anteguerra.
Meno male che il brambillone si gonfia d'orgoglio per la nomina a graduato! m vediamo anche in questo lo scherno.
Ma la famiglia Brambilla
più non pensa alla sua nobiltà,
più non passeggia in Balilla
e al podismo soltanto si dà.
Vanno in campagna e in collina
e sul treno, al ritorno, si sa, portano qualche gallina
da sgaddolfare in città.
La mammà la sta in cà,
la nanà cosa fa?
Fa la brava e lo mostra coi fatti:
ha imparato a lavare anche i piatti.
E il gagà l'è suldà,
e il papà riciamà.
Brambilùn l'è sergente magiùr,
e ghe s-ciopa el pansciùn per l'unùr.
Prima lassù al terzo piano
dai Brambilla sembrava un canil,
urla, cagnara, baccano,
poi volavano i piatti in cortil.
Adesso più non li senti
e quand turna in licensa el papà
se sbaten tuch su l'atenti,
stan citu sensa fiatà.
Quand se trata de fas de l'unùr
i Brambilla in d'acord anca lur.